sabato 1 novembre 2014

Books everywhere! Part V

Ebbene sì. Io me ne vado in vacanza in montagna e sono più interessata a esplorare le librerie del circondario che i sentieri turistici. Sono più una tipa di città con una fobia assurda per aracnidi e insetti, ergo l'aria fresca e il paesaggio mi sono in genere di scarso conforto. Ma i libri sono tutta un'altra storia! Quale miglior modo di dirottare il denaro destinato ai souvenirs se non quello di spenderlo in risme di carta stampata e rilegata?

Perciò, con quasi due mesi di ritardo sulla tabella di marcia (Xb), ecco qua i miei acquisti montani:





Le parole chiave sono Gibson e cyberpunk. Anni fa lessi Aidoru di questo autore e non mi dispiacque. Da allora cerco di ripercorrere la genesi di un genere, quello cyberpunk, che è quasi nato con me negli anni '80.
Questa raccolta di racconti è difficilotta da trovare, non essendo più in commercio. L'ultima edizione italiana risale al 1999. Contiene il racconto Johnny Mnemonic, da cui è stato tratto l'omonimo film con Keanu Reeves (protagonista di un film cyberpunk ben prima di Matrix).







Questo non era un libro che cercavo. Manco sapevo che esistesse prima di trovarlo in questo fantastico negozietto dell'usato fuori mano. E allora perché l'ho comprato? Di sicuro la copertina non invita a scucire il portafogli. MA! Ma a me Candace Camp va a genio. Finora ho letto sette dei suoi romanzi e mi sono piaciuti tutti e visto che vengono perlopiù pubblicati in edicola, in pratica bisogna aspettare le ristampe o buttarsi sull'usato. Ergo quando ne trovo uno me lo tengo stretto.





Incuriosita dalla fama di Jim Thompson, di cui ho cominciato a sentir parlare solo negli ultimi anni grazie alla pubblicazione di alcune sue opere da parte di Fanucci. Leggiucchiando le trame qua e là avevo deciso che Colpo di spugna sembrava la più promettente, ma anche Jim Thompson non è tanto facile da reperire in libreria dalle mie parti. Quindi, io abito in una città (non grandissima ma pur sempre una città) e il libro che cerco non c'è in nessuna libreria, ma finisco in un paesino montano con un'unica cartolibreria nel raggio di chilometri e zac! ecco il mio libro. Logico, no?








Per completezza, avendo già letto la saga. E perché Bree Tanner sembra abbastanza sfigata da essere interessante XD



Dopo aver letto Una storia semplice, Il giorno della civetta ci sta. Passo da un libro minore a uno dei principali dell'autore ed è una cosa che faccio spesso, perché i titoloni famosi (quando non proprio i capolavori) hanno una certa fama, e tutta questa fama fa paura. Se di un libro si parla tanto e volano i giudizi positivi, temo sempre di crearmi troppe aspettative e di rimanere poi delusa dalla lettura. Infatti mi è capitato di leggere libri di cui non sapevo niente, comprati un po' a caso e con scarsa convinzione, e proprio perché da loro non mi aspettavo altro che una lettura piacevole ma senza impegno poi mi sono ritrovata con una storia appassionante tra le mani e mi sono stupita di quanto mi siano piaciuti. Quindi, invece di buttarmi a pesce sui titoli più noti, approccio l'autore piano piano con qualcosa di minore per vedere prima se è di mio gusto. Piccoli passi.






Tutti adorano Lo scudo di Talos. O perlomeno tutti quelli che amano Manfredi mi hanno detto di aver adorato in particolare Lo scudo di Talos.
Un mucchio di anni fa lessi Il faraone delle sabbie, mi piacque ma non mi entusiasmò. Diamo una seconda occasione a Manfredi e vediamo di cosa è capace.










Come suggeriscono la copertina, il commentino in basso a sinistra e la trama sul retro, direi che questo è un romanzo rosa con ambientazione fantastica. Sembra moooooolto scontato, ma a me va bene un po' tutto e con questo acquisto mi levo una certa curiosità, perché ricordo gli anni in cui ritrovavo sempre questo libricino in libreria e sono stata più volte tentata dal basso prezzo senza però mai decidermi ad acquistarlo. Mi son tolta lo sfizio finalmente.




Tutto iniziò grazie a Vin Diesel u_u
E alla fantascienza. Perché Vin Diesel in un film di fantascienza mi suonava bene (fan di Riddick? :) ). Il film in questione era Babylon A.D. che scoprii essere tratto dal romanzo Babylon Babies del qui presente Maurice Dantec.
Le radici del male non era in programma, ma dopo aver acquistato gli altri libri di Dantec pubblicati in Italia, pure questo mi faceva un po' gola, anche perché ha l'aria di un thriller intrigante e ne ho letto commenti positivi. Dantec, andata!










Parte di una tetralogia, riempio i buchi nella mia collezione per poter leggere la saga senza intoppi.





Me lo sono ritrovato tra i piedi decine di volte nel corso degli anni senza mai degnarlo di uno sguardo. Quel titolo simil-Thackeray però mi era rimasto in testa. Perciò diciamo pure che anche con questo acquisto mi sono tolta lo sfizio e ho esorcizzato l'ombra di questo eterno incomprato che mi perseguitava da tempo insinuandosi nella mia wishlist di soppiatto. Caro Tom Wolfe, vedremo se vali la pena, ma spero proprio di sì.







Un acquisto d'impulso. La trama sul retro mi ispira da morire e non vedo l'ora di leggerlo. Mi ha un pochino ricordato la storia di Terra rossa e pioggia scrosciante di Vikram Chandra (poi di sicuro non c'entrerà una pippa XD).













Sto attualmente leggendo La straniera e, insomma, visto che mi sta piacendo era meglio avere il seguito subito a portata di mano, non si sa mai :)




Il nome Jeanette Winterson mi diceva qualcosa. Un altro di quei nomi in cui mi è capitato spesso di imbattermi andanzo a zonzo per librerie ma che non ho mai considerato come possibili letture. Mi sono tornati in mente altri titoli dei suoi romanzi, come Non ci sono solo le arance e Scritto sul corpo. La vera differenza con questo acquisto l'ha fatta l'ambientazione futuristica. Non mi aspetto la fantascienza di tutti i giorni, per niente. Ma lo stesso collocare la storia in un futuro mi ha fatto venir voglia di provare.





Durante la settimana in montagna ho letto con piacere il mio terzo Grisham, ossia L'uomo della pioggia. Finita la lettura ero entusiasta e decisa a leggerne altri. Grisham è stato così tanto acquistato, letto e rivenduto che in ogni libreria dell'usato in cui ho messo piede c'era sempre qualcosa di suo, c'è solo l'imbarazzo della scelta. E io ho scelto questo (così poi posso riguardarmi per bene il film u_u).






Infine un'autrice italiana. Mai letto niente di Maria Bellonci. Sicuramente nome che avevo già sentito ma di lei non sapevo niente di niente. Ma tra le tante cose per cui ho un debole, c'è anche la storia rinascimentale di tante casate nobili italiane. Un'occasione per assimilare un po' di storia in forma romanzata.






Una vacanza montanara di tutto rispetto, no?

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